Tutti inchinati al "DIO MERCATO" Appena inizi a vedere un telegiornale una delle cose più importanti che viene presentata è l'andamento dei mercati.
La borsa va su, la borsa va giù, lo spread sale..... La condizione generale di noi Italiani, ha molta meno importanza. E se per mantenere sano il mercato il popolo deve rinunciare alla Sanità, licenziare un bel po' di personale, ridurre un po gli stipendi, rendere precari buona parte dei giovani d'oggi qualè il problema.
Se un ponte crolla Il "DIO MERCATO" ci chiede gli interessi per darci i soldi, e ci contesta che non abbiamo ancora finito di pagare i nostri precedenti debiti, e per questo ci chiede di svendere i nostri gioielli.
Il "DIO MERCATO" ha sempre la priorità. Appena provi a contestare questo assioma ti viene spiegato con aria di supponenza che i mercati sono il tuo fondo pensione, i tuoi risparmi etc. A parte l'aspetto "Etico" perché io non capisco perché uno stato deve prima di tutto proteggere la rendita e la speculazione, e poi il lavoro. Ma il risultato di questo cosiddetto mercato non mi sembra che sia stato particolarmente vantaggioso per le masse. Vedi crack bancari truffe etc.
Questo "DIO MERCATO" mi sembra una più patologia psicotica, mentre anche se è evidente che ci sia dannoso, viene protetto come una divinità. Eppure è evidente che sia una truffa, ci sono centinaia di video e documenti che lo spiegano chiaramente (basta cercare "La truffa dell'Euro") Evidente anche che ci sia una chiara alternativa studiata da economisti Keynesiani "MMT Moder Monetary Theory" Ma nonostante questo sembra intoccabile. Vero è che le masse sono impegnatissime a litigare a livello di tifo da stadio e sono tutti pronti a dividersi in destra e sinistra, fascisti ed anti-fascisti, razzisti e anti-razzisti, il "DIO MERCATO" vive, vegeta ed ingrassa. Quello che non è accettabile e che la nostra classe politica pagata per fare i nostri interessi, faccia solo gli interessi del "DIO MERCATO" a scapito del popolo Italiano. Altro aspetto francamente e che i Cattolici accettino questo stato di cose il "DIO MERCATO" è diventato più importante del "DIO degli Uomini".
Per il "DIO MERCATO" siamo consumatori, manodopera, merce, pezzi di carne. Noi non siamo più Uomini e Donne.