La Politica

Noi possiamo disinteressarci della Politica, ma la Politica comunque si interesserà a noi.

 

Definizione parola Politica

Dal greco antico politikḗ ("che attiene alla pόlis", la città-stato), con sottinteso téchnē ("arte" o "tecnica"); per estensione: "arte che attiene alla città-stato", talvolta parafrasato in "tecnica di governo (della società)". Dalla stessa radice (πόλις, pόlis, "città-stato") derivano anche il sostantivo polī́tēs (πολίτης, "cittadino") e l'aggettivo polītikós (πολιτικός, "politico").
La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica; le norme, i principî, le regole della politica; scrivere, trattare, discutere di politica. Più concretamente, l’attività svolta per il governo di uno stato, il modo di governare, l’insieme dei provvedimenti con cui si cerca di raggiungere determinati fini, sia per ciò che riguarda i problemi di carattere interno (politica interna), sia per ciò che riguarda le relazioni con altri stati (politica estera, politica internazionale).

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Cosa significa "Fare Politica"

Fare politica vuol dire interessarsi ai problemi di tutti, cercando di risolverli nel modo migliore; vuol dire scegliere, mettersi in discussione, esporsi personalmente con le proprie idee e i propri valori. Fare politica vuol dire cercare di concretizzare ideali. Parlare di politica vuol dire parlare dell’uomo, di lavoro, istruzione, salute, vita, morte, famiglia, ambiente, sviluppo, sicurezza, e ogni altra componente della città dell’uomo. Fare politica significa, ogni giorno,creare consensi attraverso l’esempio, rendendo note le proprie scelte e spiegandone la coerenza. Fare politica significa creare cultura, fornire strumenti per la lettura della realtà, far crescere uomini coerenti e affidabili per non lasciare agli altri una egemonia che non meritano. Significa animare confronti, sollecitare opinioni, non smarrire la visione d’insieme offrendo a tutti la possibilità di sentire propria la battaglia politica e di parteciparvi secondo le proprie possibilità.

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Cos'è l'antipolitica

Nel senso più comune il termine antipolitica definisce l'atteggiamento di coloro che si oppongono alla politica, giudicandola pratica di potere, nonché ai partiti e agli esponenti politici ritenendoli, nell'immaginario collettivo, dediti a interessi personali e non al bene comune. Per assonanza con il termine antipolitica, in senso negativo-dispregiativo, si può intendere anche direttamente proprio questo tipo di pseudo-politica che si contrappone alla politica propriamente detta dedita invece alla salvaguardia dell'interesse collettivo. Uno dei primi studiosi del pensiero politico fu il filosofo greco Aristotele, il quale, sostenendo la natura essenzialmente politica dell'uomo, (ζῷον πολιτικόν, zoon politicon, animale politico) affermava che questi, inevitabilmente, fosse destinato a vivere una vita politica, solidale con gli altri esseri umani; se così non fosse, sosteneva Aristotele, l'uomo stesso si troverebbe a essere o una belva, fuori dal consorzio umano, o un dio che nella sua onnipotenza non ha bisogno degli altri.

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Cos'è la Democrazia

La democrazia (dal greco antico: δῆμος, démos, «popolo» e κράτος, krátos, «potere») etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dal popolo, generalmente identificato come l'insieme dei cittadini che ricorrono in generale a strumenti di consultazione popolare (es. votazione, deliberazioni ecc.).
Storicamente il concetto di democrazia non si è cristallizzato in una sola univoca versione ovvero in un'unica concreta traduzione, ma ha trovato espressione evolvendosi in diverse manifestazioni, tutte comunque caratterizzate dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare.

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Sistemi Politici

Un sistema politico è un sistema di interazioni attraverso le quali si realizza l'assegnazione autoritativa di valori scarsi in una data società. È un concetto proposto da David Easton negli anni cinquanta; la definizione su riportata risale al 1965. Il sistema politico è l'oggetto di studio dell'approccio sistemico alla politica, che si contrappone all'approccio statalista perché non pone lo Stato come soggetto della politica, ma "la politica com'è", i suoi rapporti e relazioni.
Un sistema politico si differenzia infatti dallo Stato perché è un sistema di interazioni e non un'organizzazione. L'organizzazione è un'associazione di individui dotata di una funzione e di uno scopo, mentre un sistema di interazioni è preesistente, non nasce e non è composto da individui, ma da elementi legati da una qualche interazione.

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Cos'è Lo Stato

Lo Stato è una istituzione politica, cultura e sociale formato da tre elementi costitutivi: il territorio, il popolo e un apparato che esercita in modo stabile il potere politico su un determinato territorio e su un determinato popolo. Lo stato indica anche l’apparato politico come entità unitaria, a sé stante rispetto al popolo e al territorio (sovranità). Lo Stato quindi è quell’apparato stabile che esercita il potere politico sulla società civile (costituita dalle relazioni che i cittadini stabiliscono autonomamente tra loro seguendo i propri interessi), è un’entità astratta, impersonale e invisibile, che agisce attraverso organi. Lo stato è un ente giuridico e quindi ha capacità giuridica (titolare di diritti e di doveri verso i cittadini e altri stati) e capacità di agire (capacità di compiere atti giuridici).

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